Grifo – Budrio 76-83 (17-15, 40-41, 58-61)
Grifo: Barbieri A. 2, Zaccherini 2, Schillani, Piazza 7, Sassi, Laghi 19, Franzoni 13, Barbisan 15, Carbone 4, Conti, Syla 14, Casadio. All. Pietrantonio
Budrio: Simoni 9, Pirazzoli 5, Fornasari 12, Betti 5, Zuccheri 1, Todeschini, Quaiotto 4, Cesario 7, Curti 3, Bovoli 9, Turrini 5, Tinti 19. All. Bovi
Alla quarta di campionato si presenta al Palaruggi l’invitta Budrio, una delle corazzate del girone con ambizioni di salire.
Si parte con Schillani Barbisan, Franzoni, Piazza, Syla per i padroni di casa, Curti, Turrini, Bovoli, Zuccheri e Simoni per gli ospiti. E’ la Grifo a tenere il bandolo della matassa mantenendo un vantaggio tra i 3-5 punti per tutto il quarto tranne sul 6-6 (al quinto) e al -2 a fine periodo per un canestro subito a fil di sirena.
Anche ad inizio secondo periodo è la Grifo a tenere la testa avanti raggiungendo anche il +6 sul 23-17 del dodicesimo. Budrio impatta sul 28 pari al quattordicesimo, ma la Grifo non molla e una tripla di Laghi al diciasettesimo dà il massimo vantaggio (39-32). Budrio non ci sta e mette per la prima volta la testa avanti con un parziale di 0-9.
Nel terzo periodo la Grifo diventa pasticciona e comincia perdere troppi palloni (alla fine saranno 21) e Budrio prende in mano la partita pur senza scappare.
Quarto periodo di pura stizza Grifo, ma Budrio difende forte e a metà periodo prende quei 6-7 punti di vantaggio che gestirà fino alla fine.
Che dire: 21 palle perse, 11/24 ai liberi, 13 rimbalzi in meno potevano creare un divario maggiore, ma le percentuali al tiro hanno aiutato (ben il 54% dall’arco). Budrio ci ha fatto capire come si deve comportare una squadra con ambizioni e la Grifo ha le potenzialità per averne. Si gioca di squadra e una volta sotto nessuno deve pensare a diventare il salvatore della patria, ma la palla deve girare ancora di più per trovare buoni tiri.