Grifo – Lusa Massa 57-88 (10-28, 33-42, 46-68)
Grifo: Barbieri A. 3, Barbieri S., Schillani 4, Piazza 11, Franchi 2, Laghi 5, Barbisan 7, Carbone 11, Conti 3, Pirazzini 5, Syla 6. All. Pietrantonio
Massa: Ravaglia 12, L. Spinosa 2, A. Spinosa 21, Alessandrini 9, Dalla Malva 3, Di Giorgio 1, Orlando 8, Del Vecchio 10, Rivola 2, Castelli 14, Berardi 6. All. Solaroli
Una Grifo spenta da via libera al Lusa Massalombarda, squadra ricca di ex giocatori Grifo, alcuni dei quali hanno fatto la storia dei biancoblu di casa. La Grifo è priva di Franzoni, il cui infortunio patito nella gara di domenica scorsa lo terrà fuori per tutta la stagione.
Si parte con Schillani, Pirazzini, Barbisan, Piazza Syla contro A. Spinosa, Alessandrini, Orlando, Ravaglia e Del Vecchio. Gli ospiti si mostrano da subito grintosi in difesa e precisi in attacco così arriva uno 0-6 in poco più di tre minuti. A. Barbieri sblocca la Grifo con una tripla, ma dopo sette minuti il divario è già in doppia cifra (6-16). Dopo il timeout di coach Pietrantonio la Grifo prova di mettere in difficoltà gli ospiti con una zona 3-2, che però non sortisce effetti.
Ad inizio secondo quarto il divario resta invariato. Poi una decisione degli arbitri priva la Grifo di un Laghi molto nervoso. Ecco il fatto: Laghi in contropiede viene fermato fallosamente da Alessandrini in rimonta, ma riesce comunque a segnare. L’arbitro testa annulla il canestro e commina il secondo tecnico allo stesso Laghi per proteste. Quando Laghi ha già lasciato il campo, l’arbitro ritorna sui suoi passi e convalida il canestro, ma non fa tirare né il libero del tecnico, né l’aggiuntivo al sostituto di Laghi. (Lascio ai lettori il giudizio sul fatto che ha lasciato ammutoliti anche i massesi). Una reazione di “garra” all’episodio fa rientrare la Grifo sotto la doppia cifra di svantaggio.
Nella pausa lunga però si deve essere servita camomilla, perché la Grifo rientra amebica e lascia strada a Mass pian piano aumenta il proprio vantaggio fino al +30. Qui la Grifo ha un piccolo sussulto, poi però si torna all’andazzo precedente.
Non si può continuare a tirare con poco più del 30% e
perdere 26 palloni a gara, quando si domina spesso a rimbalzo. Speriamo che nei
propositi per il Santo Natale i giocatori facciano quello di mettere più grinta
nel gioco e di mostrare attaccamento ai colori sociali.